Casi umani


Signore e signori, vi presento anche qui un appuntamento fisso che tengo su un altro interessante blog, minimee, che vi consiglio di visitare!
Era nato come articolo tappabuchi.
Ancora prima, come raccontino scacciapensieri.E ancora ancora prima, in origine, come sfogo sul malcostume della società.
Atteggiamenti ridicoli, spiazzanti, fastidiosi, divertenti.
Ovvero, semplicemente, umani.


“Casi umani”, quindi, è una rubrica che nasce quasi per caso e che si inserisce timidamente nella florida realtà di questo blog.
Timidamente perché, e lo premetto da subito, qui non si parlerà di cose serie. Non troverete discorsi dotti, importanti, filosofici o impegnati. Niente surriscaldamento globale, malasanità, corruzione, denuncia sociale. Men che meno politica o editoria.
Qui troverete un piccolo spazio in cui rilassarvi, due righe da leggere sorseggiando un caffè prima di riattaccare il lavoro, lo studio o quello che vi pare, facendo riposare un attimo quel povero neurone che ancora ci gira in testa.
Troverete essenzialmente una ironica, paradossale e dissacrante carrellata di tutti quei tragicomici stereotipi che la gente ci offre ogni giorno.
Giovani, anziani, uomini, donne.
Prepariamoci quindi a ridere, o sorridere, della gente… e quindi anche di noi stessi. Perché ricordiamocelo, i più irrecuperabili Casi Umani siamo proprio noi.
Arrivederci allora al prossimo appuntamento, con il primo dei casi umani trattati… le Nonnine Rampanti! Sicuri di conoscere la vecchina del piano di sopra? ;)

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